VISUAL MERCHANDISING TOOLS: funzione, prototipia e realizzazione

da | 28 Apr 2020 | Visual Merchandising | 0 commenti

Benvenuto nella mia rubrica sul Visual Merchandising!

Che tu sia un semplice curioso, il proprietario di un piccolo negozio, il manager di una grande azienda o un visual alle prime armi, la mia rubrica ti fornirà gli strumenti base (e anche qualcosa in più) per orientarti nel mondo del Visual Merchandising.

Oggi parleremo di Visual Tools ma, cosa rientra in questa definizione?

I Visual Tools sono tutti quegli elementi che vanno a supporto dell’allestimento, ovvero tutti gli oggetti studiati e realizzati appositamente per migliorare l’esposizione e la visibilità del prodotto.

Le grucce, manichini, espositori da banco, espositori per cappelli, alza borse, alza scarpe, basi, cubi etc.. tutto rientra in questa definizione.

Ma come orientarti nella scelta?

Innanzitutto la scelta dei VT dipenderà essenzialmente dal tipo di prodotto che avrai in negozio.

Ogni merceologia di prodotto ha la possibilità di essere esposta in diversi modi, l’esempio più classico riguarda i capi di abbigliamento. Chiunque sa che una maglia potrà essere sia piegata, che ben esposta su di una gruccia all’interno di un’appenderia e tutti sappiamo la differenza enorme che ne consegue, o forse no…..

 

Ok, inizierò proprio da questo spunto per spiegarti l’importanza di esporre correttamente un capo di abbigliamento, un accessorio o un qualsiasi altro prodotto ma, per non perderti per strada, cercherò di schematizzare l’utilizzo dei VT più conosciuti e di comune utilizzo.

 

  GRUCCE

 

Di legno, di plastica, di ferro, in tessuto, più o meno belle, più o meno funzionali, tutti siamo ormai pratici con questo strumento, tanto da essere entrato a far parte integrante dell’uso quotidiano anche in casa nostra. Non mi perderò in consigli noiosi sui vantaggi di avere un capo appeso su di una gruccia rispetto ad uno piegato, ma vorrei richiamare la tua attenzione nella scelta della gruccia giusta.

Sì, perché ogni capo ha bisogno della sua gruccia!

Durante i miei training alla forza vendita questa è sempre stata una delle parti a cui tenevo particolarmente, perché per quanto scontate, certe regole magicamente non vengono seguite, ma ricordati che il modo in cui presenti i capi fa la differenza.

Alcune regole:

Gruccia capospalla:

 Se si chiama “da capospalla” ci sarà un motivo no? Dovrai utilizzala infatti solo con questa tipologia di prodotto: t-shirt, camicie, maglioni, top, giacche, cappotti etc. Nonostante non rientrino nella categoria capospalla, anche gli abiti da donna andranno esposti con questo tipo di gruccia.

Bisognerà però che tu tenga sempre presente la differenza fra grucce maschili e femminili, perché la misura fa la differenza e, in più, l’uso di grucce sbagliate potrebbe danneggiare i capi.

Si pensi ad una bella giacca da uomo esposta su una gruccia da donna, mancherà del giusto sostegno e con il tempo si adagerà sulla gruccia prendendone la forma e lasciando sulle spalle un segno visibile perché troppo corta. 

Devi assolutamente evitare che ciò accada, potresti penalizzare una vendita o comunque modificare in negativo la percezione del cliente di fronte ad un capo esposto in maniera sciatta.

Ad oggi, per ovviare a questi problemi e per evitare problemi logistici e di budget, diversi negozi si stanno dotando di un’unica misura di gruccia.

In tal caso sarà fondamentale che le grucce siano realizzate su misura o che quantomeno si tenga ben conto delle dimensioni, perché le collezioni dei  brand sono molto diverse e la 48 da uomo o la 38 da donna non saranno uguali per tutti, dunque è fondamentale acquistare una gruccia che tenga conto delle misure medie dei capi del tuo prodotto.

 

Gruccia con pinza

Utilizzata esclusivamente per le gonne, pantaloni o completi giacca/pantalone. 

I pantaloni andranno esclusivamente esposti in tutta la loro lunghezza pinzandoli sulla cinta e potranno essere esposti aperti, come nel caso di jeans, cargo o altri capi casual/sportivi etc. o chiusi, come nel caso dei pantaloni classici con riga centrale.

In quest’ultimo caso ricordati che i pantaloni vanno esposti con lato zip/coulisse frontale, dettaglio fondamentale, visto che spesso mi capita di inorridire vedendo pantaloni pinzati con il lato posteriore esposto verso il cliente!

La foto seguente vi chiarirà ciò appena descritto.

 

Non utilizzare mai la gruccia con pinze per piegare pantaloni all’altezza ginocchia! Per questo dovrai utilizzare la gruccia a barra di seguito elencata.

 

Grucce con barra

Sono utilizzate esclusivamente per i pantaloni piegati o per esporre i completi giacca/pantalone, con il pantalone piegato a metà sulla barra ad altezza ginocchia. Anche in tal caso devi porre particolare attenzione al lato del pantalone che esponi verso il cliente, deve corrispondere alla parte frontale del pantalone, quello con la zip/coulisse.  

Mi sono concentrata sulle tipologie di grucce più usate ma chiaramente, in base al tipo di prodotto esposto, avrai la possibilità di scegliere grucce studiate appositamente per l’intimo, il beachweare, sciarpe etc. Generalmente tutti i produttori di grucce e anche i negozi che vendono sul pronto, disporranno della gamma di grucce giuste per soddisfare qualsivoglia esigenza.

Dal mio punto di vista ti consiglio di bilanciare la quantità di prodotto esposto fra piegato e appeso. Si sa che i capi appesi sono più visibili e performano meglio, quindi esegui una scelta ponderata di quale prodotto andrà appeso e quale piegato, optando magari per piegare il prodotto basico, continuativo e appendere i capi più particolari, dettagliati o appetibili.

Non dimenticare che un certo ritmo di piegato/appeso serve a dare movimento al negozio e stimolare l’attenzione del cliente, quindi, per quanto il capo appeso performi meglio, un negozio con soli capi appesi risulterebbe comunque pesante e poco interessante.

 

MANICHINI

Sui manichini ci sarebbe da scrivere un trattato, soprattutto oggigiorno che la concorrenza fra produttori è spietata e che la gamma di prodotti infinita.

Potrei dirti che esistono manichini umanoidi e busti, che potrai scegliere fra manichini con e senza testa, con pettorine intercambiabili o personalizzabili, con parrucca, trucco o senza, ma questo potrai scoprirlo da solo consultando uno dei tanti cataloghi online di un fornitore X. 

Quello che qui vorrei suggerirti è di tenere presente aspetti molto più pratici quando ti ritroverai a dover scegliere i manichini.

Diciamo che oltre chiaramente all’aspetto, che dovrà essere in linea con il prodotto ed il look del tuo negozio, la vestibilità ed il prezzo saranno gli elementi determinanti nella scelta.

Ti consiglio di non sottovalutare però altri elementi, quali:

    •  Peso e durabilità e quindi robustezza: ci sono manichini che se cadono una volta si scheggiano immediatamente, per cui scegli manichini di buona qualità e con materiali resistenti agli urti, duraturi e soprattutto scegli fornitori in grado di darti assistenza in caso di danno accidentale.

Ci sono fornitori che riparano o sostituiscono le parti danneggiate, altri che forniscono kit di riparazione e manutenzione, altri che ti abbandonano al tuo destino.

    • Attacchi: alcuni modelli hanno attacchi braccia e gambe che possono mettere a dura prova qualsiasi Visual Merchandiser e rendere la vestizione dei manichini un incubo, nonché rappresentare un rischio reale per i capi che, se accidentalmente pizzicati, rischiano di rompersi.

    •  Smaltimento: oggi le scelte eco stanno aumentando e diversi manichini possono essere tranquillamente smaltiti come “classici rifiuti”.

Tieni presente che ormai la direzione di tutti i business è ECO FRIENDLY, deve quindi tenere conto della sostenibilità, non solo per una questione etica, ma anche perché è il cliente stesso che lo chiede, è proprio il cliente finale che premia le aziende che fanno scelte sostenibili ed attente all’ambiente.

Non sottovalutare poi che tali scelte potranno essere un ottimo spunto per promuovere il tuo business, per posizionarti nel mercato e per comunicare un valore aggiunto al tuo cliente, oggi sempre più sensibile, informato ed attento.

Un esempi ECO FRIENDLY su tutti: Bonaveri

Azienda italiana leader nella produzione di manichini, è da sempre attenta ad un mercato in rapido cambiamento e alle esigenze che, di conseguenza, evolvono continuamente.

Già dal 2016 Bonaveri ha presentato il primo manichino biodegradabile al mondo, un prodotto innovativo, realizzato con BPlast, una bioplastica biodegradabile ottenuta dalla canna da zucchero e verniciato con BPaint, la prima vernice realizzata esclusivamente da materiali naturali rinnovabili.

Inoltre anche il packaging è stato studiato appositamente sia per ridurre al massimo il peso e quindi il consumo di energia necessario per il trasporto, sia per ottimizzare le dimensioni della confezione, che ha permesso l’incremento dell’efficienza nel processo logistico. Tutto ciò ha portato una riduzione del 40% delle emissioni di CO2, del  37% del consumo di energia e del 56% del consumo di acqua. 

Bonaveri ha fatto un passo deciso verso il futuro, differenziandosi e adoperandosi in maniera molto responsabile rispetto ai temi di sostenibilità ambientale e sfruttamento delle risorse. 

 

    • Fitting: l’ultimo consiglio che mi sento di darti è: fai una prova di fitting. 

Una volta individuato il/i modelli che ti piacciono richiedi una prova in showroom, questo piccolo passaggio ti eviterà brutte sorprese.

La tua 48 probabilmente differirà dalla 48 del manichino, perché così come ogni collezione ha una sua vestibilità, ogni manichino ha la sua. In alternativa, poni la dovuta attenzione alle misure. Ogni manichino ha una sua scheda tecnica con misure dettagliate, non sottovalutarle e sfruttale per orientare la tua scelta!

 

ESPOSITORI

 Questa macro categoria comprende tutto il mondo dei props a sostegno dell’esposizione dei prodotti di piccole e medie dimensioni; dagli alza borse/scarpe alle alzatine fisse, dagli espositori per cinture a quelli per gioielli, da teste, mani e piedi a basi, cubi e parallelepipedi.

Per ogni categoria merceologica esiste una linea di tools da poter implementare nell’esposizione del prodotto. Questa categoria comprende sia gli espositori da banco che da terra, sia fissi che regolabili in altezza. Ora, elencarli tutti non sarebbe di grande aiuto, perché l’utilità o meno di questi props dipenderà:

A) dalla tipologia di prodotto che hai 

B) dalle caratteristiche dello spazio espositivo

C) dalla quantità di prodotto esposto

Facciamo l’esempio dei alza-borse, ampiamente utilizzati in qualsiasi boutique. 

Sono strumenti preziosi per valorizzare alcuni modelli di borse che, senza questo sostegno, collasserebbero su se stesse e non riuscirebbero a tenere la forma, pregiudicando dunque la vendita della stessa.

Si capisce che in questo caso l’uso di un alza-borse capovolgerebbe la situazione e aiuterebbe questo prodotto a performare come merita. Altresì sarebbe inutile l’uso dello stesso tool per l’esposizione di un bauletto la cui forma, con o senza supporto, risulterebbe assolutamente identica.

Con questo voglio dirti di non abusare di questi strumenti, perché per quanto possano enfatizzare il prodotto, se usati senza logica, sovraccaricheranno il negozio.

Inoltre, quando ti ritroverai di fronte alla scelta dei modelli dei visual tools da scegliere, tieni sempre presente il mood del tuo negozio, i materiali in esso utilizzati, la tipologia di prodotto venduto e l’appeal che vuoi dare. Tutto servirà a dirigerti verso un materiale piuttosto che un altro.

Un altro consiglio che mi sento di darti è tieni lontano i VT dai ripiani più alti.

Questo servirà a “salvar vite”  o perlomeno ad evitare che ti denuncino per danni. Non è infatti raro che il cliente, inavvertitamente, possa tirare a sé il prodotto e, con lui, veder planare sul proprio bel viso il nostro tanto utile espositore.

In ultimo volevo ricordarti di tener ben presente le dimensioni dei tools scelti; considera: 

    1. Dove verranno collocati. 

Ad esempio la dimensione della mensola o del ripiano in cui vorrai esporli e delle altezze fra ripiani. Questi elementi potrebbero limitarti nell’utilizzo di alcuni props, quindi tienine conto.

 

    1. La dimensione dei prodotti da esporre. 

Dovrai scegliere i props che permettano a qualsiasi prodotto di essere esposto in maniera decorosa. Non esporre una borsa 30×20 su una base 15×10 solo perché è l’ultima che hai o hai sbagliato a fare il tuo ordine. 

 

STUDIO – PROTOTIPIA – REALIZZAZIONE

Bene, dopo questa carrellata sui tools più diffusi, volevo spiegarti come nasce un progetto di prototipia in azienda.

Spesso, durante la mia esperienza lavorativa ed in particola modo quando lavoravo in Moschino, è capitato di dover seguire la prototipia dei tools.

Ma come funziona e in cosa consiste?

Nel tempo le boutique vengono ridisegnate, il concept stravolto e nuovi architetti studiano gli spazi per meglio rispondere ai trend, esigenze ed aspettative del mercato.

Alcune volte questi stravolgimenti seguono l’arrivo di un nuovo direttore creativo; altre volte è semplicemente il tempo che richiede di rinnovare l’aspetto del punto vendita. In ogni caso, quello che toccherà al Visual Merchandiser sarà seguire il progetto insieme agli architetti, al fine di realizzare VT che siano in armonia con il nuovo concept.

Innanzitutto i materiali ed i colori utilizzati nel progetto saranno i principali elementi di scelta anche per i VT, dopo di che la struttura stessa del negozio, le dimensioni, le geometrie ed i dettagli ne influenzeranno la prototipia.

Poniamo che l’architetto di turno si sbizzarrisca creando una parete enorme di mensole, sarà poi cura del visual capire come rendere l’esposizione del prodotto interessante e progettare, prototipare e realizzare tutti i supporti che lo aiuteranno nell’esposizione pratica del prodotto; ad esempio basi e cubi per dare movimento all’esposizione, alza-scarpe per creare altezze diverse e rendere il display più interessante etc..

Ricordati che purtroppo, spesso, gli architetti si concentrano sul design e poco sulla contenitività e modularità delle strutture, sarà dunque fondamentale uno scambio di punti di vista durante la fase progettuale.

Una volta capite le esigenze, si procederà alla richiesta di prototipi a diversi fornitori. Generalmente, come buona norma, si richiedono almeno 3 preventivi e sicuramente ogni azienda ha già un fornitore di fiducia. Nonostante ciò è bene avere un’apertura su nuovi possibili contatti, per essere sicuri di ottenere sempre il prodotto migliore, al miglior prezzo ed alle condizioni più vantaggiose per noi.

Ci sono ad esempio dei fornitori che ti garantiscono lo stoccaggio della merce e tu sai bene quanto la logistica giochi un ruolo fondamentale in questo business. Altri che ti garantiscono piccoli quantitativi di produzione personalizzati e anche qui, poniamo tu debba aprire un POP-UP store, sai quanto sia importante avere un fornitore che possa venirti incontro in qualsivoglia esigenza.

 

 

Nella mia esperienza diretta sono stata personalmente salvata dal mio fornitore di grucce di fiducia. Dovevo aprire un negozio prima linea Moschino negli Emirati Arabi ed avevo trasmesso l’ordine delle grucce al mio fornitore pur non essendoci il classico cuscinetto di tempo necessario alla produzione. Nonostante ciò, l’ordine riuscì ad essere evaso e consegnato nei tempi giusti per l’allestimento, rendendo l’apertura del negozio realizzabile.

Immaginate un’apertura senza grucce? 

Ecco, capisci ora il perché è fondamentale avere fornitori che possano salvarti la vita.

Impara a tenerteli ben stretti!

La fiducia per me è l’elemento principale nella scelta dei fornitori, prima ancora del prezzo.

Chiaramente, in questa sede, ho dovuto sintetizzare il processo decisionale, ma tieni presente che la prototipia di grucce o manichini fatti ad hoc può richiedere molto tempo, molte modifiche ed essere poi stravolto in corso d’opera.

Questa è una fase abbastanza delicata ma assolutamente fondamentale alla riuscita del progetto generale.

Buona fortuna!

 

 

 

 

 

Se avrai bisogno di supporto, consigli o consulenza specifica, contattami.

E-mail: info@mmvisual.it 

 

 

 

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